Aceto dei Quattro Ladroni 250 ml

6,00 

Si narra che in Francia, nel 1600, quattro ladri evitassero il contagio della peste grazie ad un aceto di loro preparazione. Scoperti, furono costretti a rivelare il segreto della loro ricetta.

La storia dell’Aceto dei Quattro Ladroni.

Questo Aceto dei Quattro Ladroni biologico Azienda Agricola Vismara Gianfranco è un aceto alle erbe ottimo per insaporire verdura, carne e pesce.

Si narra che a Tolosa nel XVII° secolo imperversasse la peste. La città era sottoposta a quarantena e ogni contatto umano era ostacolato per impedire la diffusione dell’epidemia. Tuttavia quattro ladri riuscivano a penetrare nelle case degli appestati per rubare senza essere contagiati. Oltre a fermare i furti le autorità volevano conoscere il metodo con cui questi malviventi potevano entrare indisturbati a rubare. Gli tesero un tranello e riuscirono ad acciuffarli.

Non si scherza con l'aceto dei quattro ladroni.
Non si scherza con l’aceto dei quattro ladroni.

Catturati rivelarono il loro segreto: un aceto alle erbe preparato da loro che li rendeva immuni al contagio. Spalmato sul viso e sulle mani questo aceto rivelava un carattere disinfettante e protettivo eccezionale permettendo di maneggiare oggetti nelle case degli appestati senza rimanere contagiati. I ladri furono graziati e la città ebbe un rimedio efficace contro la peste.

Un condimento intenso e aromatico.

Erbe officinali bio per l'Aceto dei Quattro Ladroni.
Erbe officinali bio per l’Aceto dei Quattro Ladroni.

L‘Aceto dei Quattro Ladroni (conosciuto anche come Aceto dei quattro ladri) è un condimento buonissimo per insalate verdi o colorate unendo i retrogusti leggeri del miele ai profumi più intensi delle erbe.

In cucina è ottimo con la carne soprattutto con i bolliti perché in grado di aromatizzare senza nascondere i profumi della carne.

Ha un gusto profumato e deciso e condisce con pochissime gocce ogni piatto.

E’ una variante saporita del classico Aceto di Miele.

Per saperne di più: Aceto di Miele

L’Aceto dei Quattro Ladroni biologico Azienda Agricola Vismara Gianfranco è lavorato tutto a crudo e non è pastorizzato.

Eventuali sedimentazioni che si possono formare sono caratteristica della genuinità del prodotto. Mescolare bene la prima volta che si utilizza.

Confezionato in vetro per preservare al meglio le sue proprietà. La bottiglia è fornita di tappo dosatore.

PRODOTTO CERTIFICATO BIOLOGICO – QUALITALY

Storia dell’Aceto

La storia dell’aceto è antica quanto quella della fermentazione, intrecciandosi con la scoperta del vino e lo sviluppo delle civiltà. Il suo nome deriva dal latino acetum (“acido”), a sua volta da acere (“essere pungente”), riflettendo la sua caratteristica principale.

Origini

L’aceto nasce per caso circa 10.000 anni fa, quando l’uomo iniziò a fermentare frutta e cereali per produrre bevande alcoliche. L’esposizione dell’alcol all’aria, in presenza di batteri acetici (Acetobacter), trasformava il vino o la birra in aceto. Le prime tracce si trovano in Mesopotamia e nell’antico Egitto (circa 3000 a.C.), dove l’aceto di vino o di datteri era usato come conservante per cibi, bevanda rinfrescante e rimedio medicinale. Papiri egizi descrivono il suo impiego per trattare ferite e disturbi digestivi.

Antichità classica

Nell’antica Grecia (V-IV secolo a.C.), Ippocrate lo prescriveva come antisettico e tonico, mescolandolo con miele (oxymel). I Romani lo diffusero in tutto l’Impero: i legionari bevevano posca (acqua e aceto) per dissetarsi, mentre le famiglie lo usavano per conservare verdure e carne. Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia, ne elogiava le virtù culinarie e terapeutiche.

Medioevo e Rinascimento

Nel Medioevo, la produzione si affinò grazie ai monasteri, che distillavano aceto per alchimia e medicina. In Europa si diffusero vari tipi: aceto di vino nel Mediterraneo, di sidro nel Nord. Nel XIV secolo, in Francia, nasce il metodo Orléans, un processo lento in botti di legno che migliorava la qualità, usato ancora oggi per l’aceto di vino di alta gamma.

Era moderna

Botti di Rovere ideali per far maturare l'aceto di miele, l'aceto alla lavanda e l'aceto dei quattro ladroni.
Botti di Rovere ideali per far maturare l’aceto di miele, l’aceto alla lavanda e l’aceto dei quattro ladroni.
Nel XVIII secolo, la scoperta dei batteri acetici da parte di Louis Pasteur (1864) chiarì il processo scientifico: l’ossidazione dell’etanolo in acido acetico. Questo portò a metodi industriali rapidi, come la fermentazione sommersa. In Italia, l’aceto balsamico di Modena, nato forse nel Medioevo come prodotto di lusso per nobili (es. gli Estensi), si perfezionò tra Rinascimento e XIX secolo, diventando un’eccellenza.

Diffusione globale

Dall’Asia (aceto di riso in Cina e Giappone) all’America (aceto di mele), ogni cultura ha sviluppato varianti locali. Oggi l’aceto è un pilastro della cucina mondiale, usato per condire, conservare e persino pulire, grazie alla sua acidità.

Significato culturale

Simbolo di semplicità e ingegno, l’aceto ha accompagnato l’uomo dalla preistoria, evolvendosi da errore casuale a prodotto raffinato, con una storia che riflette la creatività umana nel trasformare l’ordinario in straordinario. 
Il nostro Aceto dei Quattro Ladroni si inserisce in una tradizione viva in cui le Acetaie lavorano in maniera creativa e professionale. 
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Peso 0,55 kg
Prezzo al litro

24€/l

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